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L’odore dei ricordi

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È noto come un odore, o un profumo, siano in grado di risvegliare, anche a distanza di molti anni, sensazioni e ricordi di momenti vissuti nel passato.
È la cosiddetta memoria olfattiva, quella che più di ogni altra resiste a qualsiasi interferenza che possa danneggiarla, opponendosi dunque anche all'inesorabile tempo che passa.
Ecco quindi che un odore è in grado di riportare alla mente momenti ben precisi della nostra vita, assai più di una musica, oppure di un'immagine o di una fotografia.
Allo stesso modo, siamo in grado di ricordare odori a noi familiari, di persone, cose o situazioni che hanno avuto per noi un significato importante.
Odore della memoria e memoria degli odori, insomma.

Sono tanti i profumi e gli odori che appartengono alla mia vita vissuta, fin da quando ero bambina.
Ricordo perfettamente l'odore di mia madre, che sapeva di pane fresco, di bucato, ma anche di un buon profumo, di quelli preziosi, da vera signora come io la vedevo e come lei era, così elegante e raffinata nella sua modestia e semplicità.
Riconoscerei ancora, dopo tantissimi anni, l'odore di mio padre: un misto di tabacco e di acqua di colonia alla lavanda inglese, che ispirava un'autorità appena avvertita, ma sempre presente, silenziosa e discreta, e un senso di sicurezza e di certezze inattaccabili.

Quando penso ai miei profumi, sento l'odore dei mattoni schiacciati da noi bimbe, per fare la polenta; delle bambole, della pizzetta rossa da portare a scuola, della polvere di gesso, delle gomme e dei quaderni, dei libri nuovi e via...fino al profumo del primo amore che, dopo mille baci, ti rimaneva addosso come su quelle lettere che conservo ancora nel cassettino segreto e in fondo all'anima.

Che dire dell'odore più prezioso, custodito dentro al cuore, del mio bimbo piccolino, che sapeva di latte e borotalco, di me e di lui insieme, che sapeva di buono, di coccole, di bello.

Ora sono qui, a respirare il mare. Il suo odore non cambia, penetra fin sotto la pelle, si insinua dolcemente tra i capelli e mi racconta tante cose, di tempi lontani e vicini, di passeggiate, di promesse, di amori vissuti o di quelli mancati, di attese e di gioie, dei primi addii, e dell'ultimo, che mi riporta quel profumo di passione e leggerezza, di libertà rubata.

Se chiudo gli occhi li sento tutti, i miei odori e i miei profumi, la mia chiave segreta per entrare nei ricordi, e riviverli, ma soprattutto respirarli, ancora.

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 Gennarino Ammore - 16/10/2017 20:26:00 [ leggi altri commenti di Gennarino Ammore » ]

Anche a me è piaciuto assaje, mi hai aperto le narici, scusasse, gli occhi... non c’avevo pensato mai a questa cosa degli odori, penso che io quello del pesce non lo scorderò più, nemmeno se vado a lavorare nel reparto profumi del laboratorio di Versace, che Versa ettolitri di bergamotto nel magazzino. Ogni mia cellula contiene una molecola di squama di sardina, quindi, risulto contaminato a vita...
A me il brano è piaciuto assaje per due motivi... il primo non lo ricordo, lo dirò dopo, il secondo è che è scritto bene. Ah, il primo è la dolcezza di quando parli di mammà tua, ma anche papà...sei stata tenera come una fettina di vitella...salutamme, laura, che bel nome!

 Laura - 16/10/2017 15:37:00 [ leggi altri commenti di Laura » ]

Grazie Giacomo, il tuo è un commento molto bello e prezioso che mi riempie di gioia.

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